Translate in your language

venerdì 26 settembre 2014

Populus Apuliae di Nunzio Mastrorocco

     Recensione: Nunzio Mastrorocco, Populus Apuliae. Atlante demografico del numero dei ‘Fuochi’ (nuclei familiari) e della popolazione dei 258 comuni di Puglia dal xiii secolo ad oggi, Suma Editore, Sammichele di Bari (Ba) 2013, pp. 348.  
     Nel presentare il volume non posso che esaltare la possibilità di sfumare la corretta scelta lessicale: è un atlante demografico. Atlante era anche il nome del titano che porta la volta celeste sulle spalle. Lo si potrebbe paragonare all’autore che si è assunto l’onere di portare sulle spalle il peso demografico degli ultimi 8 secoli di storia dei comuni pugliesi non per punizione divina, bensì per rendere omaggio alla sua regione natia.
     Il testo, lungi dal costituire un punto fermo in questo settore disciplinare, diviene un approdo sicuro per inaugurare nuovi viaggi di ricerca alla scoperta della storia e della demografia delle terre di Puglia e delle altre regioni italiane. È infatti un’opera esemplare per quanti desiderino emulare uno studio di tale portata che ha previsto la consultazione di un nutrito numero di fonti ed un arco temporale pari a una decade. Per il momento appare un lavoro unico nel suo genere e custode dell’auspicio che rappresenti un varco verso l’approfondimento della microstoria di ogni Universitas (comune), nonché l’espansione protesa ad altre realtà regionali così da realizzare un mosaico valido per l’intera penisola. Un compendio tutto da integrare, dunque, con la passione e la costanza che solo il vero ricercatore possiede. 
     Il volume si inaugura con una premessa esaustiva delle fonti storico–demografiche, elemento propedeutico all’iter che l’opera propone.
     Anche per i meno dotti è suggestivo poter ripercorrere tutta la Puglia dalla A di Accadia (Fg) alla Z di Zollino (Le) esplorando oltre 250 centri urbani. A ciascun comune si associa una tavola recante gli anni per i quali è stato possibile desumere le informazioni sul numero dei fuochi (nuclei familiari) o sull’ammontare della popolazione delineando un certificato storico che affonda le radici in 800 anni di storia. A corredare le schede intervengono le istantanee di Giusy Pedone capaci di immortalare lo scorcio di ciascun paese imprimendolo per sempre.
     La materia prima utile all’elaborazione dell’eroica impresa del Mastrorocco è data da remote fonti d’archivio, uno dei più grandi patrimoni dell’umanità e ancora l’unico modo per viaggiare nel tempo. Rilevazioni focatiche, Status animarum, catasto onciario, statistiche preunitarie, censimenti della popolazione, anagrafe, si tratta di documenti la cui redazione era ed è mossa da ragioni differenti (fiscali, religiose, meramente quantitative, statistiche) e sia pur con i limiti insiti nella motivazione della loro stesura, rappresentano la possibilità di ricostruire la storia del nostro popolo.
     Tuttavia la tirannia del tempo miete delle difficoltà e talvolta spazza via inesorabilmente le tracce del passato. Il riferimento è d’obbligo e indirizzato alle devastazioni causate dal secondo conflitto mondiale che ha portato alla scomparsa di alcune di queste fonti documentarie. Abbiamo perso una parte della nostra memoria collettiva, parzialmente recuperabile per merito delle indicazioni demografiche del Regno di Napoli fornite dai curatori di dizionari storici e geografici: Mazzella, Bacco, Beltrano, Pacichelli, Sacco, Giustiniani, Alfano.
     Ogni viaggio si arricchisce di esperienze e sensazioni personali, dunque bon voyage!
     L’opera è stata realizzata con il patrocinio dell’Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali (Ipres) la cui finalità assicura, attraverso attività di studio e di ricerca, la valutazione e l’attuazione delle politiche regionali di sviluppo.

Nessun commento:

Posta un commento