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mercoledì 17 giugno 2015

Fantasmi. Storie vere

Recensione: Hereward Carrington, Fantasmi. Storie vere, Golem Libri, Roma 2013, pp. 171, € 15,00. 
     Quando non c’è più battito, per un momento esiste solo il silenzio e subito dopo inizia un nuovo ritmo, il ritmo dell’anima. È quell’attimo a segnare il confine profondo tra il regno dei vivi e il regno dei morti.
     Il trapasso porta con sé il dolore della perdita, l’incapacità di accettare che la morte è parte della vita, le incognite sulla vita ultraterrena. Ma il manifestarsi di apparizioni spettrali, la sensazione di avvertire una presenza dell’oltretomba ci inquieta e scatena interrogativi, curiosità, desiderio di comprendere l’opportunità di un ponte comunicativo con l’aldilà.
     Leggende popolari e opere della letteratura hanno tramandato l’idea che i defunti possano tornare a mostrarsi. Ma le storie di fantasmi giunte fino ai giorni nostri hanno per fondamento le testimonianze di persone che hanno assistito a fenomeni paranormali. Il testo propone alcune storie vere sui fantasmi ottenute da testimoni diretti. È un’opera “a prova di scettico” che ha il potere di farvi avvertire un gelido brivido lungo la schiena nella più torrida delle serate estive.
     Dimostra saggezza chi si sottrae ad una, sia pur ludica, seduta spiritica. Non si può mai conoscere l’esito di un’invocazione.
     Le apparizioni di entità spettrali trovano il loro ambiente ideale nel buio della notte, la stessa circostanza nella quale alcuni di noi amano raccontare storie sui non viventi. Forse è per questo che il buio genera tanta paura nei bambini e in qualche adulto. Per molti individui entrare in una casa buia comporta un’inevitabile suggestione. Basta udire un fruscio, intravedere un’ombra o scorgere la tenda fluttuare per effetto di una brezza e il sussulto è immediato.
     Esistono racconti di fantasmi pacati o demoniaci, di avvertimenti, di annunci di morte (coincidenze di morte), di spettri che compaiono nelle fotografie, di spiriti che interagiscono con gli oggetti. Al lungo elenco non possono sottrarsi le case infestate.
     I fantasmi si nutrirebbero dell’energia vitale delle persone al cui cospetto appaiono. Strani comportamenti assunti dai cani lascerebbero supporre la presenza di un essere invisibile. Re, imperatori e personaggi storici hanno riferito di eventi paranormali, di inquietanti manifestazioni simili ad avvertimenti o premonizioni. Si tratta di celebri casi storici.
     Hereward Carrington non dimentica di avvisare i lettori circa i falsi racconti messi in circolazione da medium e gente in cerca di notorietà. Mentre le storie riportate sono garanzia di verità poiché selezionate dall’autore, noto ricercatore e divulgatore nel campo della parapsicologia.
     Le anime definitivamente separate dal corpo continuerebbero a vagare sulla terra con o senza uno scopo o delle faccende in sospeso. Ma allora vedono la luce? Possono passare oltre? In cosa consiste la vita oltre la morte? Ancora una volta si sollevano crescenti quesiti che aleggiano su un’unica certezza: il palese o recondito desiderio di crederci. Vogliamo credere che i nostri cari estinti siano una presenza costante al nostro fianco, che siano intorno a noi anche se non li vediamo.

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