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lunedì 10 agosto 2015

Ode al re dei mari, il Krill

Il signor Krill un eroe modesto
     La natura è ingegneria pura per i suoi meccanismi e somma arte per il suo incanto. Non siamo abituati a mettere a fuoco ogni suo elemento.
     Ad esempio non ci siamo accorti dell’anello più piccolo, ma assolutamente indispensabile, della catena alimentare. Nelle gelide acque polari vive il vero re dei mari, il Krill. Si tratta di crostacei a forma di gambero non più lunghi di 5 cm. Senza di essi l’intero ecosistema marino planetario si spegnerebbe. Costituiscono l’alimento principale di molte specie animali, pesci, uccelli e balene. Si nutrono di microscopiche alghe dei ghiacci, il fitoplancton. Drastica è la riduzione dei banchi di Krill antartici a causa dello scioglimento della calotta glaciale e del surriscaldamento terrestre. Gli effetti della loro scomparsa sarebbero devastanti poiché con essi svanirebbe la vita marina. È un rischio che non ci possiamo permettere. Lunga vita al Krill.
     L’articolo ha partecipato all’edizione 2015 del Newspapergame ed è apparso su “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 5 marzo 2015, p. VI.

La redazione: Alessia Polimeno, Martina Paradiso, Alessandra Triggiani, Giacomo Bartoli, Luna Guerra, Gaia Carenza, Clara My, Chiara Cellamare, Michele Davide Buonsante, Elisa Perrone, Marco De Santis, Alessandro Petrarolo, Andrea Faraone, Mattia Olivieri, Massimiliano Benvestito, Marialuisa Laviosa, Alessia Blanche Vlora, Martina Polignano, Carola Nardelli, Daniela Minunno, Michele Micunco.
Scuola Media “G. Santomauro” A.S. 2014/2015

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