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martedì 6 dicembre 2016

Autopsia del governo Renzi

…all’indomani della sconfitta referendaria
con massima affluenza alle urne
      Mi accingo ad effettuare l’esame autoptico dell’ormai defunto governo Renzi. Mi arrogo il diritto di stilare tale referto come lui era salito al potere senza essere eletto.
Renzi dimissioni La scorribanda legale
     Non vorrei sbagliare, ma forse il Matteo è stato il nostro governante più giovane e con orgoglio affermava: «Nessuno vi concederà il potere. Spetta a voi andare a prenderlo». Questo suo aforisma mi fa venire in mente la linea politica che ha seguito con discreto successo e con fare dinamico.
     Matteo Renzi era stato definito un brillante comunicatore da un popolo italiano per il quale l’ignoranza è una virtù. L’ex premier era di certo l’uomo degli slogan – ora potrebbe dedicarsi ad una promettente carriera nella pubblicità – ma una frase ad effetto non fa un buon comunicatore ed è questo delicato aspetto che gli italiani non sanno cogliere nel prossimo.
     L’ormai dimissionario Matteo ha dimostrato di essere un pessimo comunicatore proprio quando aveva la cinepresa puntata ed un pubblico di spettatori, gli italiani, ai quali spiegare la sua manovra più complessa. In quel momento occorrevano doti comunicative, ma è proprio lì che la comunicazione si è interrotta.
Renzi Matteo dimissioni la scorribanda legale
     Chi governa ha la rara occasione di servire ed onorare un paese fatto di persone umili, le stesse che ancora risentono della crisi economica e della disoccupazione.
     Cosa cercava Renzi? Il dialogo e la comunione con i suoi concittadini? Oppure la popolarità? È proprio in stile liceale che interpreto scenografie come le cene alla Casa Bianca, l’abbraccio ai pompieri intenti a salvare vite dopo il sisma, il viaggio negli States per sostenere le tenniste italiane e molto altro. Avrebbe dovuto desiderare tutti noi e non cedere all’idolatria. Avrebbe dovuto pensare concretamente a tutti i giovani adultescenti che ancora aspettano di iniziare a vivere da cittadini attivi, sopportando il suo modo di biasimarli: «Vi piangete addosso!».
     Ed ora un’ultima metafora a me molto cara, quella col mondo del surf, mia grande passione.
     Per tutta la vita Matteo Renzi ha dimostrato di essere come un surfista che va in cerca della grande onda. Da giovanissimo ha conquistato un bel gruzzolo nel quiz televisivo di Mike Buongiorno e lo ha investito nella politica. Da quel momento ha coronato sogni e collezionato successi. Ma proprio quando le onde si sono fatte più alte e adatte a surfare, lui è crollato ed è corso a rassegnare le dimissioni. 
     Il vero surfista cade dalla tavola da surf perché restare in equilibrio non è semplice, ma ci si rimette sulla tavola e si riprova perché la grande onda si deve cavalcare fino in fondo. Mollare non è contemplato. 
Renzi fiasco la scorribanda legale

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