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giovedì 26 agosto 2021
Tutta la verità su un blog controverso
mercoledì 25 agosto 2021
La villa del mistero - Romanzo thriller fantastico visionario
Silvana Calabrese, La villa del mistero, Booksprint Edizioni, Salerno 2021, pp. 152.
Dietro le quinte…
Ci racconta un aneddoto legato alla scrittura
di questo romanzo?
I miei romanzi sembrano trarre una fonte di ispirazione dal balcone di casa mia, quando lascio andare lo sguardo senza una precisa aspettativa. La villa, anzi, lo spettro di quella che un tempo doveva essere una bella villa, esiste realmente. L’aura di mistero che l’avvolge è forse più soggettiva. I sogni ricorrenti riguardanti le vicende di quella residenza abbandonata sono invece reali e personali. Si direbbe davvero che possa esserci una connessione tra il mondo dei vivi e quello dei morti e che scienziati di ogni epoca hanno cercato di individuare una modalità di contatto stabile e costante.
Cosa ha significato per Lei scrivere
quest’opera?
Scrivere è la mia professione e la considero un impegno serio da affrontare con precisione e rispetto di precise scadenze. Allo stesso tempo è una grande soddisfazione percepire le proprie idee fiorire durante la stesura e dopo aver terminato la stessa, trascorsi alcuni mesi, torno a leggere quella produzione dell’intelletto e mi sembra un piccolo miracolo. Non ci avevo mai fatto caso con gli articoli del mio blog “La scorribanda legale”.
Nonostante scriva per mestiere, non mi sarei mai immaginata “La villa del mistero” e non perché non mi reputassi in grado di scrivere un thriller, ma perché sono stati dei sogni ricorrenti a indurmi a considerare questa eventualità. Il fatto che l’intreccio sia liberamente ispirato ad una villa reale desta non poca curiosità. Quindi il mistero è fitto.
La scelta del titolo è stata semplice o aveva
varie alternative?
Avevo pensato a diverse alternative ma poi non volevo assolutamente discostarmi dalle parole chiave “villa” e “mistero” e quindi ho scartato le altre opzioni. Questi due piccoli satelliti semantici dovrebbero riuscire a far cogliere la fitta trama che lega gli eventi della storia.
Quanto della sua vita reale è presente in
questo libro?
Direi che Emilia Vinci è il mio alter ego. Un personaggio che mi rispecchia molto ma, come spesso accade con i personaggi immaginari, lei è due passi avanti a me.
Tuttavia i sogni ricorrenti sono un qualcosa di reale su cui ancora oggi mi interrogo. La storia che ho narrato è liberamente ispirata ad una villa esistita realmente.
Ebook o cartaceo?
Assoluta compresenza. L’ebook è un’idea geniale che si è concretizzata, ma non è paragonabile al rapporto umano e fisico che si instaura con la carta. Impugnare il proprio libro preferito, percepirne l’odore dei caratteri di stampa, inserirci il segnalibro personalizzato, sgualcirlo inevitabilmente, riporlo in borsa e portarlo con sé ovunque capiti…è un qualcosa che non può essere replicato.
Non riuscirei mai a rinunciare al cartaceo, ma ho una grande e profonda sensibilità verso le tematiche ambientali e quindi auguro all’ebook una crescita esponenziale. Anche se ancora non mi sono messa a tavolino a soppesare l’aggravio ambientale che si lega alla tecnologia utile alla presenza del libro virtuale (industrie, trasporto, pc, tablet, smartphone, connessioni, elettricità) rispetto al libro cartaceo (deforestazione, industria, trasporto).
Cosa pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Considero l’audiolibro un valido ausilio in caso di disabilità, ma anche e soprattutto per chiunque sia un autodidatta e voglia perfezionarsi nell’apprendimento di una nuova lingua oppure desideri migliorare la propria dizione.
martedì 22 dicembre 2020
Fiamme d'amore - Romanzo rosa, erotico
Silvana Calabrese, Fiamme d’amore, Booksprint Edizioni, Salerno 2020, pp. 166.
mercoledì 22 aprile 2020
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venerdì 22 giugno 2018
Noi corridori del parco
Mentre in città si svolge una vita domestica, scolastica o lavorativa, c’è uno stuolo di adoratori di quelle straordinarie palestre a cielo aperto che sono i parchi cittadini.
Oggi vi vorrei raccontare la loro storia poiché ne sono una fiera esponente. Noi corridori del parco sfidiamo la calura estiva, l’umidità autunnale e il gelo invernale. Non temiamo le raffiche di vento né la pioggia battente. Non siamo matti, o forse sì, ma allora siamo pazzi di quell’intenso benessere che una corsetta ci dona. Bastano anche solo trenta minuti per trarre enormi benefici da un’attività che i più pigri definiscono stancante. Si sbagliano, è ristoratrice.
Si inizia a popolare il parco per svariate ragioni. Qualcuno ha necessità di dimagrire, altri vogliono risparmiare l’abbonamento in palestra, altri ancora preferiscono il beneficio dello stare all’aria aperta protetti da una cortina di alberi. Lo dicono i media: nelle società civilizzate si riscontra una carenza di vitamina D ed una maggiore sensibilità agli allergeni e trascorrere del tempo all’aria aperta gioverebbe.
Ogni vostro organo, dal cuore ai reni, dal fegato al cervello trarrebbe un vantaggio senza eguali dallo svolgimento di attività fisica alla quale deve seguire un’alimentazione adeguata.
Le articolazioni, poi, si manterranno giovani e non vi tradiranno quando dovrete sollevare un oggetto dal pavimento. Le vostre ossa non somiglieranno al burro chiarificato e resisteranno meglio ad eventuali cadute senza fratturarsi. I vostri muscoli si tonificheranno dando sostegno all’apparato scheletrico.